Wine Run Lanzarote 2013

Fabio Pirotti

Quest'anno ad aprile, dovevo decidere dove andare in vacanza a fine giugno con mia moglie Cinzia e i bimbi. Ci ispirava Lanzarote, la più a nord delle isole dell'arcipelago spagnolo delle Canarie, l'unica isola dove non eravamo ancora stati: eravamo già stati a Fuerteventura, Gran Canaria e Tenerife, con una puntatina ai 3718 m s.l.m. del vulcano Teide, la montagna più alta della Spagna.

Una volta fatta la prenotazione mi sono detto:"Chissà se ci sono gare/trail a Lanzarote?" Vado su internet e dopo aver digitato le parole magiche "Run in Lanzarote" sono uscite un sacco di cose interessanti, come il Lavatrail di 98 km, l'Haria Extreme Trail e scorrendo l'elenco vedo Wine Run Lanzarote il 23/06. Cavolo, proprio quando ci andiamo noi!

Vado sul sito ufficiale della gara, guardo i filmati degli anni precedenti e me ne innamoro subito: si tratta di una corsa di 21 km in una zona coltivata a vigne vulcaniche, chiamata La Geria, in quest'isola nominata riserva della biosfera dall'UNESCO.

Senza pensarci troppo mi trovo già nell'elenco degli iscritti; la maggior parte di loro sono Canari o Spagnoli, ma c'è anche un bel numero di stranieri.

La manifestazione si svolge in 2 giorni, oltre alla parte sportiva, c'è quella abbinata ai sapori della terra; ci sono infatti le "bodegas" che propongono piatti tipici della tradizione canaria abbinati ai prestigiosi vini della Geria, come la Malvasia vulcanica.

Il sabato decidiamo di fare un giro di perlustrazione a Uga, zona dell'arrivo e cuore della manifestazione, anche perchè devo ritirare il pacco gara, dopo 1 ora e 15 di coda ho finalmente il mio "dorsal" n. 351.

La domenica mattina alle 8:00 sono già ad aspettare i "guaguas", i pullman dell'organizzazione che ci prelevano e ci portano alla partenza. Sono agitato come sempre prima dello start, ma questa volta è diverso, mi sembrano tutti dei super professionisti, triatleti, alcuni con le tshirt IRON MAN LANZAROTE, ma appena ci danno il via, come sempre mi sciolgo e prendo il mio passo. Sono le 9 del mattino e c'è già molta gente che fa il tifo e ce ne sarà sempre di più fino all'arrivo.

La corsa si svolge in gran parte su sabbia vulcanica nera, sentieri larghi 1-2 metri contornati da muretti a secco di roccia lavica che si snodano tra sali scendi tra i vigneti, con passaggi all'interno delle aziende vinicole sponsor della manifestazione. Mi sento bene, riesco a tenere un buon ritmo, passo in scioltezza le ripide rampe, merito degli allenamenti fatti in montagna con i compagni del T.F.F. Quando sono a 3/4 della gara provo ad allungare e raggiungo un gruppetto, uno di loro indossa la maglietta Transgrancanaria 2013: sarebbe un sogno fare questo trail di 119, 83 o 42 km sull'isola di Gran Canaria.

Gli ultimi 500 m sono tra due ali di folla che fa il tifo, musica a manetta e sono gasatissimo: accellero ancora e riesco a staccare il gruppetto a 100 m della linea d'arrivo. E poi ecco il cancello con il display luminoso che dice 1:41:21, sono felicissimo, ho chiuso al 65° posto su 376 arrivati. Sono soddisfatto, un bel ricordo che mi porterò dietro, almeno fino alla prossima sfida!

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