Anello dei 3 valloni
15 Luglio 2012
32,2 km - 2260 m D+
Descrizione: Da Pietraporzio (1246m) si attraversa il fiume Stura e si sale il nastro asfaltato in direzione del Pian della Regina (1550m) che si raggiunge dopo un’impegnativa salita su strada asfaltata. La strada diventa sterata e si rifiata per qualche centinaio di metri percorrendo l’intero pianoro, in corrispondenza di una casa la sterrata ricomincia a salire alternando tratti ripidi a tratti più sempici, il fondo è bello anche se in alcune parti peggiora. Superando alcuni tornanti si entra nel cuore del Vallone del Piz da cui si cominciano a vedere le cime che lo racchiudono (Rocca Rossa, Tenibres, Becco Alto del Piz), la strada prosegue con ottimo fondo passando sotto al ‘Merze Gros’, enorme e secolare larice, e con un ultimo strappo raggiunge il Gias del Piz. Di qui si prosegue sulla destra sulla sterrata in direzione dell’evidente Passo Sottano di Scolettas (2223m, 7.76 km), sella erbosa con bel panorama sul vallone appena lasciato e sul successivo Vallone di Pontebernardo. Un bel sentiero su fondo erboso, immerso tra i rododendri, permette di arrivare ai ruderi del Gias Scolettas (1979m) dove il sentiero si tuffa nell’ultima parte, ripida e tortuosa. In breve si arriva poco a monte del Rifugio Talarico (1723m, 10.58 km)(fontana). Di qui sale evidente a sinistra la stradina che, con ottimo fondo, sale verso il vallone superiore, si lascia a sinistra ad un tornante il sentiero per il Rifugio della Lausa e si prosegue, con pendenze più lievi, su prati fino al Gias di Stau (2060m). Ci si inoltra nel Vallone di Stau e seguendo il sentiero (ormai la mulattiera non esiste praticamente più), con ampi tornanti, si raggiunge il Colle di Stau (2506m, 16.65 km). Ora la vista spazia sui prati del Vallone Forneris e verso nord lo sguardo arriva fino al Monte Oronaye, la discesa è subito ripida su sentiero (attenzione al filo spinato!), si addolcisce nella parte centrale superando bellissimi prati e si inasprisce nell’ultimo tratto dove il sentiero è ripido e stretto ed il fondo molto sconnesso, segue un mezzacosta erboso fino al ponticello sul rio e la palina indicatrice del GTA (1856m, 19.78 km). Si segue la traccia in leggera discesa nella folta vegetazione che, dopo alcuni saliscendi (ed un torrentello in cui è possibile prendere acqua), sale decisa compiendo svariati tornanti nel ripido bosco. Segue un tratto più tranquillo, passando per i ruderi di un gias, prima dell’ultima parte molto ripida e faticosa il cui sforzo però è ampiamente ripagato dal panorama che si gode una volta raggiunta la selletta innominata qualche metro a valle del Becco Rosso (2224m, 21.72 km). Non rimane che scendere percorrendo la mulattiera (a volte ingombra di vegetazione) che con percorso tortuoso ma con pendenze non eccessive porta a Murenz. Di qui si segue il nastro asfaltato fino ad incrociare la strada che sale da Pontebernardo, la si segue in discesa per un paio di chilometri e, dopo due tornanti stretti (1395m, 29.11 km), si devia a destra (sempre su asfalto) percorrendo la pista di fondo invernale. La strada sale fino a quota 1430m circa per poi scendere ripida ed innestarsi sulla strada che si è percorsa in salita, non resta che divallare su asfalto fino al punto di partenza chiudendo così l’anello dopo 32.2 km.
NOTE: consiglio di partire da Pontebernardo e percorrere l’ultimo tratto sulla pista da fondo all’inizio e chiudere l’anello scendendo da Murenz non dalla strada asfaltata ma dal sentiero GTA, in questo modo si risparmiano circa 3 km e qualche metro di dislivello!